Vignanotica

Gargano

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Itinerari naturalistico speleologici Puglia

Titolo : Vignanotica
Codice identificativo : Ga2
Comune : Mattinata
Localita' di partenza : Km 17+500 strada Mattinata- Vieste
Localita' di arrivo : Km 17+500 strada Mattinata- Vieste
Lunghezza : 4 km
Dislivello : 151 m
Tempo di percorrenza : 2 h
Difficoltà : T
Tipologia : a piedi
Interesse : sentiero in macchia mediterranea, area a noduli di selce

Al km 17+500 della litoranea Mattinata-Vieste, in corrispondenza di una curva a gomito, sulla destra comincia un sentiero chiuso da una sbarra con spazio sufficiente a parcheggiare una macchina.

Lasciata l’auto si percorre a piedi il sentiero che si sviluppa a metà versante in parte in pineta, in parte con ulivi nella zona limitrofa, e in parte nella macchia. Di notevole bellezza il panorama visibile da più punti:la baia delle Zagare appare in tutta la sua bellezza con i famosi faraglioni. Durante il percorso bisogna fare attenzione ad eventuali alberi di pino caduti che possono rendere difficoltosa la prosecuzione.

A quota 96 m il sentiero si biforca, si prende quello a destra che ci porterà in breve nel vallone di Vignanotica e alla medesima spiaggia. La baia è circondata da falesie bianchissime con numerosi strati di selce o noduli incastonati nella roccia. La spiaggia è ciottolosa ed in questa zona si può trovare la rara rondine Rossiccia e sulle pareti un rarissimo arbusto l’Antillis Barba Jovis. Si ritorna indietro per lo stesso sentiero.



LINK UTILI

www.qspiagge.it

MINIERE DI SELCE

La selce ha rappresentato nel corso della preistoria uno tra gli elementi di maggiore importanza per l’uomo, che se ne è servito grazie alle sue caratteristiche di estrema durezza, e per la possibilità di trarne schegge e lame da utilizzare per la caccia e altre attività quotidiane. La disponibilità di selce era quindi un fattore di grande importanza. 

Nel Promontorio del Gargano, liste e noduli di selce, o veri e propri livelli continui, si rinvengono intercalati agli strati calcarei, principalmente nell’ambito delle formazioni geologiche della Maiolica e dei Calcari a nummuliti: una volta individuati i livelli maggiormente ricchi in selce, questi venivano estratti scavando vere e proprie miniere che seguivano lo sviluppo del livello, e quindi la stratificazione. Diversi esempi di miniere di selce sono presenti sul Gargano, con sviluppi che in genere non superano qualche decina di metri. 

Rispetto ad altre tipologie di cavità artificiali scavate per l’estrazione di materiali (ad esempio, cave, o miniere di altro tipo) le miniere di selce sono certamente di minore estensione planimetrica, con altezze limitate, in quanto esse dovevano esclusivamente servire a seguire il livello ottimale per l’estrazione del materiale, senza creare ambienti di maggiori dimensioni.