Poggiardo

Salento

Scarica GPX itinerario

Itinerari naturalistico speleologici Puglia

Titolo : Poggiardo
Codice identificativo : Sa1
Comune : Poggiardo Le
Localita' di partenza : Cripta SStefani
Localita' di arrivo : Cripta SStefani
Lunghezza : Km 8.85
Dislivello : 21m
Tempo di percorrenza : 3h
Difficoltà : T
Tipologia : a piedi
Interesse : fenomeno carsico, grotte, miniere bauxite, ipogei artificiali, tombe paleocristiane, chiesa tardo romana

L’itinerario si snoda in pieno territorio messapico ed è ricchissimo delle vestigia di quello che fu uno dei primi esempi di organizzazione sociale e territoriale delle genti salentine. Non sarà difficile incontrare resti di antiche cinte murarie, grossi blocchi di pietra squadrata sparsi nei campi coltivati e spesso riutilizzati dai contadini per erigere i muretti a secco, canaloni scavati nella roccia per incanalare l’acqua, oltre a numerosi reperti paleocristiani.

Tutto questo fornisce tutti gli ingredienti che, nella cor nice di un ambiente naturale in alcuni tratti ancora integro e di uliveti secolari, rendono il nostro cammino affascinante. Molti ancora sono gli elementi che richiamano l’attenzione dei camminatori sulla serra di Poggiardo, la pineta Mari Rossi e le macchie di lecceta, gli importanti e famosi fossili di rudiste, le grotte preistoriche e gli ipogei artificiali, la cripta dei SS. Stefani e tutto il contesto dell’area archeologica. Ma quello che forse colpisce e stupisce di più è il rosso acceso delle cave di bauxite, oggi non più attive, diventate scenario esaltante di una passeggiata indimenticabile.

L’ITINERARIO (DETTAGLI)

Si parte dalla cripta dei SS Stefani in direzione nord-est seguendo un piccolo tratturo che ci porta ad attraversare un’estensione di ulivi fino ad arrivare ad una strada asfaltata che si attraversa mantenendo sempre la stessa direzione. Superata un’altra stretta strada asfaltata, ci troviamo di fronte la pineta di Mari Rossi chiamata così per la presenza nel suolo della bauxite che imprime una colorazione rossastra. La pineta è frutto di un rimboschimento effettuato a partire dagli anni ’50,ha un’estensione di circa 17 ettari e le sue radure,in primavera,nascondono rare orchidee spontanee.

Si segue il sentiero in leggera salita passando affianco ad alcune cavità ancora inesplorate fino ad intercettare la statale Poggiardo- Specchia.In questa zona se si osservano con attenzione i muretti a secco,si possono trovare degli eccezionali fossili di rudiste.

Attraversando la statale si imbocca subito un evidente e stretto tratturo che termina di fronte ad una grotta protetta da un effimero cancello:grotta delle Meraviglie (Pu 954 ), ricca di notevoli stalattiti e stalagmiti,troppe,purtroppo sono state abbattute dalle esplosioni della vicina cava. Un nuovo tratturo si sviluppa alla nostra sinistra, seguendolo si passa affianco ad altre cavità:grotta Micello (Pu 1577 ) e grotta di S. Silvestro (Pu 1574 ), quest’ultima ha restituito testimonianze preistoriche risalenti al Neolitico. Il sentiero ci porta ad intercettare la parte esterna di una grande cava che domina la zona. Si prosegue ai bordi della cava lasciando il sentiero per visitare,in direzione ovest segnalato naturalmente da un grande albero di fico,un ipogeo con graffiti basiliani.Si riprende il sentiero ai piedi della serra che in  breve ci porterà sulla sommità della stessa passando affianco ad un’antica lecceta:il bosco dei Reali.

Sullo stesso lato del bosco,proseguendo in direzione sud, si possono ammirare dei paesaggi fiabeschi costituiti da vecchie cave di bauxite abbandonate. Riattraversando in direzione opposta la Poggiardo Specchia,una fila di maestosi pini ci conduce verso la strada che,in direzione sud,ci riporterà alla Cripta di partenza attraverso i resti della strada romana Vaste-Otranto.Qui ,oltre alla cripta al cui interno ci sono numerosi affreschi, i più vecchi dei quali risalgono all’anno mille, due dei quali rappresentano S.Stefano dando il nome allo stesso ipogeo, è possibile visitare l’intera area archeologica ricca di una chiesa paleocristiana, una necropoli e la ricostruzione di una capanna messapica.

GROTTE DI PARTICOLARE INTERESSE

Grotta delle Meraviglie (Pu 954)

Sviluppo di circa 50m,ricchissima di stalattiti e stalagmiti, capelli d’angelo, colate calcitiche, eccentriche e concrezioni di splash. Purtroppo la sua vicinanza alla cava è causa della rottura di numerose concrezioni. La grotta è stata riscoperta e rilevata negli anni’90 dal gruppo Speleologico Neretino.

 

Grotta di S.Silvestro (Pu 1574)

Poco più lunga delle precedente è anch’essa ricca di concrezioni di varia forma e tipo. Scoperta nel dicembre del’93 dall’Associazione Speleologica Magliese,presenta un notevole interesse archeologico perchè sono stati trovati testimonianze del neolitico.

 

Grotta Micello (Pu 1577 )

Dista dalla cava solo 23 m,ha uno sviluppo di 22 m con concrezioni modeste. Al suo interno sono stati rinvenuti esemplari di fauna troglobia endemica salentina come il Coleottero Carabide Italodytes stammeri e lo Pseudoscorpione Hadoblothrus gigas.