Monte Castellana

Gargano

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Itinerari naturalistico speleologici Puglia

Titolo : Monte Castellana
Codice identificativo : Ga1
Comune : S. Giovanni Rotondo, S.Marco in Lamis
Localita' di partenza : Monastero della Risurrezione delle monache Clarisse Cappuccine
Localita' di arrivo : Monastero della Risurrezione delle monache Clarisse Cappuccine
Lunghezza : 10.5 km
Dislivello : 285 m
Tempo di percorrenza : 5 h
Difficoltà : EE
Tipologia : A Piedi
Interesse : carsismo ipogeo,doline,voragini,grotte

Si parte dal monastero delle Clarisse a quota 700 m. Per raggiungerlo, imboccare la stradina a sinistra lungo il percorso che va dal parcheggio dei pullman al Santuario di San Pio; vi sono indicazioni del monastero. Prendendo la strada asfaltata in salita dopo pochi metri dal monastero, sulla sinistra si imbocca un sentiero che in costante salita,e dopo varie giravolte, ci porterà a raggiungere e oltrepassare i 1000 m. Nelle giornate limpide il panorama sarà spettacolare, e dalle diverse posizioni raggiunte si potranno vedere il golfo di Manfredonia, i monti della Daunia, i monti della Maiella,il lago di Varano e l’arcipelago delle Tremiti.

Notevole l’azione del carsismo di superficie con voragini, pianori carsici, campi carreggiati e doline di ogni forma e dimensione. Vicino alla quota massima si contano fino a 80 doline per chilometro quadrato. Durante il percorso il paesaggio cambia di continuo,si possono incontrare pinete artificiali, pascoli d’altitudine, boschi di latifoglie eliofile ed in primavera numerose e rare specie di orchidee spontanee. Sarà facile osservare anche la Poiana, il Gheppio, l’Upupa ed il rumore del Picchio verde e del Picchio rosso con il loro continuo tambureggiare.

Ogni tanto lungo i tratturi è facile incontrare vecchie pagghiare o casette utilizzate dai pastori. 



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Doline

Le doline sono tra le forme più comuni del paesaggio carsico epigeo. Esse possono avere una genesi differenziata, derivando dalla semplice azione di dissoluzione della roccia calcarea, e procedendo quindi dalla superficie verso il basso, o risultando originate da crolli dovuti a cavità sotterranee, e pertanto sviluppandosi dal basso verso l’alto. In questo secondo caso, si parla in genere di doline da collasso, che hanno una morfologia più accentuata e netta, con pareti prossime alla verticale, o almeno molto acclivi, e che determinano forme di immediata evidenza nel paesaggio circostante. Il fondo delle doline è spesso piatto, o colmato da depositi residuali o terre rosse; ma a volte è proprio al fondo di tali forme che si aprono gli ingressi di cavità carsiche esplorabili dall’uomo. 

In alcune porzioni del territorio pugliese le doline raggiungono una notevole densità, con oltre 100 doline per km2, a testimonianza dell’importanza e dell’imponenza dei processi carsici che hanno caratterizzato tali territori. È questo certamente il caso del Promontorio del Gargano, con particolare riguardo al settore centrale e occidentale, che si estende tra Rignano Garganico, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, comprendendo anche la zona in cui si sviluppa il presente itinerario.